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mercoledì 10 novembre 2010

Bello di papà

Riccardino nasce nell'86 in Francia, sui suoi occhi brillava la stellina del successo.
Il padre istruttore di tennis lo costringe a giocare, gli mette in mano la racchetta, ma il povero cucciolo ha una paresi che non gli permette di fare il dritto, problema che tutt'oggi si porta dietro tanto che ogni volta che tenta un dritto è il panico totale per lui e per il pubblico. In compenso si specializza nel rovescio, caratteristica che lo porterà al fallimento prematuro.
Ma andiamo con calma.
Quando ancora i capelli erano d'oro, il piccolo Riccardo ha bruciato le tappe vincendo titoli con anni d'anticipo rispetto ai diretti avversari e a 9 anni viene messo in copertina su Tennis Magazine e osannato come il campione che la Francia attendeva dopo Noah.
In pratica la Francia stava già festeggiando senza avere il campione (un pò come ha fatto l'Italia con Bolelli, ma questa è un'altra storia), ma il piccolo non tradisce (forse) le aspettative e nel 2002 riesce a esordire nel circuito maggiore, nello stesso anno vince anche gli Open di Francia e gli US open nel circuito giovanile. E' una bomba pronta ad esplodere e la Francia si masturbava mentalmente e fisicamente.
Tempo perso. Dal 2002 al 2008 fa beneficenza, quello che doveva essere il campione, non combina niente di veramente sostanzioso rispetto a quello che si diceva avrebbe dovuto fare. Intanto iniziano a vedersi all'orizzonte altri francesi molto meno eleganti, ma molto più efficaci, che si prendono i suoi meriti.
Probabilmente Gasquet entrò segretamente in qualche convento o associazione umanitaria perchè sviluppa in sé una notevole generosità, regalando nel modo più fantasioso possibile partite impossibili da perdere, per non contare le volte che agevolmente riesce a ribaltare i 2 set a zero in favore, a 3 set a 2 contro.
Iniziano le turbe psichiche, probabilmente anche l'ascensione spirituale e le prime accuse di omosessualità.
Nel 2009 il piccolo ometto ormai martire, risulta positivo alla cocaina entrando in un tunnel da cui non potrà più uscire e non mi riferisco alla droga, ma al tunnel dell'inutilità.
Grazie a ottimi avvocati dimostra che si è cocainizzato limonando con una ragazza e in questo modo prova anche a far cadere l'etichetta di omosessuale. Bene. I problemi però non erano quelli, ma tornare in campo, infatti nel 2010 ci ha deliziato di perle a non finire, è riuscito a perdere partite già vinte con una fantasia, carattere e estro tale, che se fosse un musicista sarebbe Beethoven. Ormai ogni sua partita è oro per noi, un momento di raccoglimento e svago per assistere alle perle e ai colpi di genio atti alla sconfitta, che rendono interessanti anche i match, sulla carta, più noiosi.
Chissà quanto è contento il padre che lo segue sempre dal pubblico accrescendogli il calvario.
In totale ha vinto qualche (6) ATP 250 in 7/8 anni di carriera nel circuito maggiore... si si, proprio come Noah!
Chissà cosa altro si inventerà nei prossimi anni per ridicolizzarsi ora che i riccioli iniziano a sbiancarsi. Lo attendiamo calorosamente.

2 commenti:

Christian turba ha detto...

oh finalmente qualcuno che parla del dritto di gasquet!!

Lucky Loser ha detto...

Non trovi sia osceno?

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